l’inaugurazione della mostra di Marianna Simonetti
Il Com.It.Es. informa che in data 14 Novembre 2024 18.30 presso la Galleria IIC del Centro Culturale italiano si terra’ l’inaugurazione della mostra di Marianna Simonetti.
Il Com.It.Es.patrocinia l’evento .
“Se hai la fortuna di capire quale privilegio ti sia stato dato, gli occhi si riempiranno di luce e di colore, inevitabilmente”Marianna Simonetti nasce a Melfi, una piccola cittadina del sud Italia, nel 1979. Qui Inizia la sua formazione, frequentando il Liceo Artistico “P. Festa Campanile”, dove si diploma. Subito dopo, supera l’ammissione all’Accademia delle Belle Arti di Firenze nella sezione “pittura” ma vi rinuncia.“…Con o senza quel consenso, la mia vita non avrebbe mai messo in discussione la mia forte passione per l’arte”Abbandona quindi gli studi accademici, per intraprendere il percorso formativo all’Università di Architettura di Napoli “Federico II”, dove nel maggio del 2004 si laurea e dove nello stesso anno si abilita alla libera professione di architetto.È proprio nella città partenopea, che l’artista trova ed esprime il suo estro creativo entrando in contatto con la parte più intima di sé stessa; Ed è proprio grazie a questa continua ricerca stilistica, cominciata trenta anni fa, che i suoi lavori oggi sono ben riconoscibili.I temi affrontati sono tematiche sociali come, e soprattutto, la scelta dei soggetti. Quest’ultimi sono sempre donne con un particolare distinguibile “gli occhi chiusi”; il motivo di questa scelta risiede proprio nella ricerca del sentimento, attraverso la sua figura totale.L’artista, rappresenta quindi i sentimenti, attraverso l’universo femminile fatto per l’appunto di gesti, di atteggiamenti, di conversazioni e di complicità. I dipinti sono accesi, le donne e le bambine emanano luce, bellezza. Nei polittici, Marianna Simonetti, affronta una storia o tratta un tema con leggerezza provocando emozioni positive. Descrive donne determinate ed eleganti che raccontano con grazia anche un semplice comportamento. È una femminilità che guarda al passato, con un occhio al presente e una direzione netta verso il futuro senza indugio e giudizio ma con decisione. Figure in cui, ha scritto Angelo Crespi – nella nota introduttiva al libro e catalogo della mostra personale di Marianna, “Luci femminili di anime colorate”, che si è tenuta presso lo spazio Mondadori – “la vena metafisica si incrociava con un’apparente ingenuità”.L’artista percepisce il passaggio della luce dentro le anime tradotto in colori riflessi e raffiguranti in attitudini diverse per ogni creatura. Per questo i colori diventano fondamentali nei lavori dell’artista; Colori scelti ed impiegati secondo criteri che hanno le loro fondamenta nella teoria dei colori. Marianna ama ribadire che ognuno, di fronte ad un’opera, che sia pittorica o comunque derivante dal genio umano, possa sentire sé stesso, attraverso vibrazioni talmente personali, da esserne coinvolto.